Il Card. Zuppi si trova a Washington impegnato in una missione di pace affidatagli dal Papa per cercare di fermare la guerra in Ucraina.
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Bernadette Lopez
24 novembre 2024 - XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - CRISTO RE
Colore liturgico: bianco
"O Padre,
che hai mandato nel mondo il tuo Figlio, re e salvatore,
e ci hai resi partecipi del sacerdozio regale,
fa' che ascoltiamo la sua voce,
per essere nel mondo
fermento del tuo regno di giustizia e di pace.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli."
Prima Lettura:
Dal libro del profeta Daniele, Dn 7,13-14
Il suo potere è un potere eterno.
Salmo Responsoriale:
Sal 92
Il Signore regna, si riveste di splendore.
Seconda Lettura:
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo, Ap 1,5-8
Il sovrano dei re della terra ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio.
Vangelo:
presso l'Oratorio San Giuseppe - Ivrea
presentato da:
Mons. Pier Giorgio Debernardi, Vescovo Emerito di Pinerolo
E' possibile al termine della presentazione acquistare il libro
presso la fraternità CISV del castello di Albiano d'Ivrea
venerdì 18,00 - 19,30
Ogni incontro consisterà in una breve presentazione del tema a cura di don Piero Agrano, seguita dal confronto libero.
Per info: cisvfraternita.albiano@gmsil.com - tel 012559481
Per la Prima Comunione il percorso si svolge su due anni a partire dalla terza elementare:
• Primo anno: terza elementare
• Secondo anno: quarta elementare
Per il primo anno (terza elementare) il parroco desidera incontrare la famiglia per spiegare come si svolgerà il catechismo
Per il Sacramento della Cresima altri due anni
• Quinta elementare
• Prima media
Per l’iscrizione al catechismo bisogna rivolgersi al parroco e compilare l’apposita scheda.
Il parroco riceverà le iscrizioni il sabato mattina a partire dal 28 settembre.
Per i ragazzi di Seconda e Terza media che devono ricevere ancora il sacramento della Cresima, i catechisti provvederanno a contattare le famiglie
Il catechismo avrà inizio mercoledì 16 ottobre alle ore 16,30
presso il Castello di Albiano
Sabato 5 ottobre:
Sabato 12 ottobre:
Sabato 26 ottobre:
Per info:
338.1405196 (Francesca)
340.9068197 (Anna)
civsfraternita.albiano@gmail.com
Le Caritas Parrocchiali, per obblighi imposti dal Ministero dell’Agricoltura, non possono più effettuare la distribuzione delle borse alimentari nelle loro sedi.
Pertanto, gli Assistiti della Parrocchia di San Lorenzo, a partire dal mese di Giugno 2024, potranno usufruire dello stesso servizio presso la Caritas Eporediese di Piazza Castello.
I Volontari del Centro d’Ascolto Caritas San Lorenzo, per garantire continuità alla realizzazione dei PROGETTI già avviati, saranno comunque presenti nei locali dell’Oratorio nelle mattinate del:
Sabato - dalle ore 9,30 alle 11,00
PROGETTI attivi che costituiscono lo scopo del “Centro d’Ascolto Caritas della Parrocchia”, rivolti a singole
persone e nuclei familiari in situazioni di difficoltà gravi:
• SCUOLA
• MENSA
• BUONI ALIMENTARI
• SILLABA (a favore di un bambino con problemi psichici)
• CONTRIBUTO al pagamento delle bollette
La raccolta delle offerte continuerà alle S. Messe del primo Sabato e della prima Domenica di ogni mese.
i Volontari Loredana, Franco e Patrizia, che da molti anni svolgono questo prezioso servizio, RINGRAZIANO tutte le persone/famiglie che finora hanno sostenuto le attività del Centro d’Ascolto San Lorenzo e che
vorranno continuare a farlo.
don Gianni Malberti
Per visualizzare le informazioni clicca Sacramenti - Battesimo e preparazione
UNA CHIESA IN MISSIONE
4 - 29 Ottobre 2023 documento conclusivo
Per accedere al documento clicca sul link
Il nuovo parroco di San Lorenzo, don Gianni Malberti, celebrerà la sua
prima Messa a San Lorenzo
Per l’occasione sarà presente mons. Vescovo Edoardo Cerrato
La messa sarà seguita da un rinfresco/aperitivo aperto a tutti i presenti, preparato da tutti i gruppi che animano le attività parrocchiali, con la collaborazione delle Associazioni:
Avis / Aido - Alpini Sez. Ivrea - Diavoli Aranceri - Fagiolata San Lorenzo
Questa pubblicazione è dedicata a te, don Piero, che hai accompagnato la Parrocchia di San Lorenzo d’Ivrea dal mese di Ottobre 2018 ad oggi.
Immagini e scritti, in essa contenuti, sono stati raccolti e organizzati dal gruppo della redazione, con l’obiettivo di rappresentare il Consiglio Pastorale, i gruppi operativi che animano le attività della Parrocchia e tutte le persone che in essa si riconoscono sentendosi parte di questa comunità e protagonisti del cammino, in modi e tempi diversi.
Don Piero, la tua presenza a San Lorenzo è stata relativamente breve, ma non troppo, se si pensa agli avvenimenti che hanno caratterizzato questi ultimi cinque anni.
Pandemia e Guerra hanno messo a dura prova gli equilibri della nostra piccola comunità, comunque sempre convinta che il Concilio Vaticano II, malgrado tutto, ha ancora spazi per essere realizzato fino in fondo.
Questa raccolta di ricordi, attraverso testi scelti tra le tue riflessioni, integrati da commenti esterni che ci hanno sostenuto nei momenti più difficili, immagini e fotografie, rappresenta soltanto la sintesi parziale del cammino, a volte difficile ma ricco di umanità e fecondo di fede, percorso assieme a noi di San Lorenzo.
Con stima e amicizia sincera
La Comunità Parrocchiale
Il Card. Zuppi si trova a Washington impegnato in una missione di pace affidatagli dal Papa per cercare di fermare la guerra in Ucraina.
Mi dispiace di non poter essere presente. Non mi è possibile solo a causa di un impegno per la pace. Sono sicuro che mons. Bettazzi, assetato di pace e giustizia e di convinta non violenza, mi avrebbe raccomandato di fare tutto “l’impossibile”.
Ci aveva abituato alla sua presenza, solare, determinata, libera, evangelica, sempre in cammino, entusiasmante, piena di vita. Pur conoscendo bene il
galateo ecclesiastico – educato com’era alla scuola di Nasalli Rocca e Lercaro – non ha mai smesso di portare con libertà il Vangelo ovunque, perché per tutti Gesù è venuto. E si è
raccomandato, piuttosto, di andare a cercare, non di starcene fermi ad aspettare.
È stato un vescovo del Concilio Vaticano II. Non è mai entrato, né prima né dopo, nella folta schiera dei profeti di sventura, coloro che “non senza offesa”
al successore di Pietro preferivano e preferiscono continuare ad usare le armi del rigore credendole indispensabili per difendere la verità, ed evocando improbabili periodi passati senza
imparare dalla storia.
Era libero perché amava Dio e la Chiesa. Cercava il dialogo non perché ambiguo, facile, ma proprio perché convinto della propria identità, senza ossessioni difensive che vedono il nemico dove non c’è e non lo riconoscono dove, invece, si annida.
Ascoltava per rispondere e non per parlare sopra. Comunicava la gioia di essere cristiano e annunciava la chiamata a tutti ad esserlo. Amabile,
instancabile, gentile ma per niente affettato, scomodo, ironico, colto senza mai essere supponente, parlava della Chiesa e dei poveri perché la Chiesa è di tutti, ma specialmente dei poveri e
perché «le ansie, le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze
e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di
genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore».
«La rivoluzione copernicana contenuta nella Gaudium et spes (non l’umanità per la Chiesa, ma la Chiesa per l’umanità) e quella della Lumen gentium (non i fedeli per la gerarchia, ma la gerarchia per i fedeli) stentano ad affermarsi», ripeteva.
Lui non ha smesso di sognare. «Il mio “sogno” è che ogni cristiano si renda conto della sua vocazione “missionaria”. «La gioia più grande? Essere prete»,
aggiungeva. Ebbe il premio Unesco per l’educazione alla pace, perché non si devono subire i violenti e perché
la tendenza alla violenza è comune e porta a imbracciare l’arma, mentre la non violenza interpone la diplomazia. Fin dagli anni Sessanta ha scommesso sui
laici, «non secondo i propri interessi, ma secondo l’interesse dell’intero cosmo per contribuire non solo a mantenerlo in essere… ma anche a svilupparlo
nell’interesse comune». Sì, ha chiesto a tutti noi, tutti, opportune et inopportune, di «essere discepolo che dà gioia», convinto che «il Regno di Dio è
l’umanità come Dio la vuole».
Grazie don Luigi, benedizione con la tua lunga vita, perché non hai smesso di sognare e non ti sei stancato di farci vivere la primavera del
Concilio.
Grazie e continua a pregare per noi e con noi. In pace e con il sorriso.
Card. Matteo Maria Zuppi
Arcivescovo di Bologna
Presidente della CEI
Nella giornata del 17 luglio 2023 l'On. Mauro Berruto ha ricordato il nostro Vescovo Emerito alla Camera.
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Per trentatré anni vescovo di Ivrea (1966-1999), uno degli ultimi padri conciliari viventi, fece della Chiesa eporediese un laboratorio di applicazione conciliare, unita all’humus olivettiano presente nel nostro territorio e alla dimensione globale e universale della testimonianza cristiana in campo ecumenico e interreligioso, con l’impegno per la causa della non violenza, fino ad essere nominato presidente di Pax Christi nazionale e nel 1968 internazionale. Visse quegli incarichi con profonda convinzione, tanto da meritare il premio dell’Unesco per l’educazione alla Pace. Il passaggio di testimone da Bettazzi a Tonino Bello, del movimento cattolico internazionale per la Pace, fa diventare il vescovo emerito di Ivrea un punto di riferimento per il cattolicesimo dialogante, con il mondo e le sue contraddizioni, coraggiosamente orientato a quella dimensione di un Dio e di una chiesa misericordiosa che don Luigi vedrà realizzarsi nel pontificato di Francesco.
Mons. Luigi Bettazzi
Treviso, 26.11.1923
Castello Albiano d’Ivrea, 16.07.2023
Il momento della morte di un nostro caro è un momento doloroso e triste, a volte di smarrimento...
La Veglia funebre può essere, in alternativa al semplice Rosario, un'occasione di preghiera, circondati dalla partecipazione e dall'affetto di conoscenti, amici, parenti riuniti insieme alla persona deceduta (si celebra "con" e non "per" il defunto) della quale si sente la presenza tramite il ricordo.
Per saperne di più: Mistero della Morte
Si ricorda l'importanza di contattare il parroco prima delle liturgie.
«far germogliare sogni, suscitare profezie e visioni, far fiorire speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare relazioni, risuscitare un’alba di speranza, imparare l’uno dall’altro, e creare un immaginario positivo che illumini le menti, riscaldi i cuori, ridoni forza alle mani»
Papa Francesco
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