Parrocchia San Lorenzo - 29 marzo 2023
Bose, 30 gennaio 2022
IV Domenica nell’Anno
Carissimi amici e ospiti,
i fratelli e le sorelle professi della Comunità, riuniti per il Consiglio generale annuale – alla presenza del garante esterno +Erik Varden, vescovo di Trondheim e già abate trappista di Mount Saint Bernard, e del Delegato pontificio p. Amedeo Cencini – hanno proceduto all’elezione del nuovo priore secondo quanto previsto dallo Statuto.
Abbiamo la grande gioia di annunciarvi che è stato eletto Fr. Sabino Chialà
La comunità, in grande pace, ringrazia il Signore per la sua fedeltà e chiede a tutti voi di partecipare alla nostra gioia e alla nostra preghiera.
Nella misericordia del Signore, I fratelli e le sorelle di Bose
La Parrocchia di San Lorenzo d’Ivrea apprende con gioia questo annuncio e augura a Fr. Sabino e a tutti i fratelli e le sorelle buona strada
Da un recente incontro dell'Equipe Notre Dame del Piemonte la relazione del sociologo Franco Garelli:
"La Chiesa alla prova della pandemia. La Chiesa ritroverà il suo popolo?
L’effetto scrollo. I credenti più impegnati e i cattolici culturali"
Di seguito è possibile scaricare il pdf
"Nel mondo ci sono tante guerre aperte, minacce terroristiche, gravi violenze. Si sta riabilitando l’uso della forza come strumento di politica internazionale. Purtroppo scompare una generazione che ha vissuto la seconda guerra mondiale: così si perde la memoria dell’orrore della guerra. Infatti sono rimessi in discussione significativi progressi verso una cultura di pace, che hanno fatto maturare una visione comune del destino comune dell’umanità.
I popoli soffrono. Soffrono i profughi della guerra e della crisi ambientale, gli scartati, i deboli, gli indifesi. Spesso donne offese e umiliate, bambini senza infanzia, anziani abbandonati. I poveri, spesso invisibili, oggi invece partecipano in modo speciale alla nostra riunione: invocano per primi la pace. Ascoltarli, fa comprendere meglio la follia di ogni conflitto e violenza.
Le Religioni possono fondare la pace ed educare ad essa. Le Religioni non possono essere utilizzate per la guerra. Solo la pace è santa e nessuno usi il nome di Dio per benedire il terrore e la violenza. Se vedete intorno a voi le guerre, non rassegnatevi! I popoli desiderano la pace. La fraternità tra le religioni compie progressi, nonostante le difficoltà. Ringraziamo tutti gli amici del dialogo nel mondo e diciamo loro: coraggio! Il futuro del mondo dipende da questo: che ci riconosciamo fratelli. I popoli hanno un destino da fratelli sulla terra.
Occorre riprendere presto il processo di disarmo oggi bloccato. Occorre fermare il commercio e l’uso delle armi. Occorre far avanzare il disarmo nucleare. La proliferazione delle armi nucleari è un’incredibile minaccia. Occorre fare la pace. La pace è anche rispettare il pianeta, la natura e le creature. La distruzione dell’ambiente è dovuta all’arroganza di un essere umano che si sente proprietario. Un io padrone diventa un io predatore, pronto al dominio e alla guerra.
Popoli fratelli e terra futura sono legati indissolubilmente. La pandemia ha mostrato quanto gli esseri umani siano sulla stessa barca, legati da fili profondi. Il futuro non appartiene all’uomo dello spreco e dello sfruttamento, che vive per sé stesso e ignora l’altro. Il futuro appartiene a donne e uomini solidali e a popoli fratelli. Possa Dio aiutarci a ricostruire la comune famiglia umana e a rispettare la madre terra. Davanti al Colosseo, simbolo di grandezza ma anche di sofferenza, ribadiamo con la forza della fede che il nome di Dio è pace."
Roma, 7 ottobre 2021
Signore Padre buono e misericordioso,
ascolta la preghiera delle tue figlie e dei tuoi figli
in questo tempo oscurato
dalle ombre della malattia e della morte.
La Pasqua di Cristo, verso la quale siamo incamminati,
illumini il nostro pellegrinare.
Donaci occhi, mente e cuore
per sostenere le famiglie, soprattutto le più provate;
per prenderci cura dei bambini, accompagnare i giovani,
dare forza ai genitori e custodire gli anziani.
Dona guarigione agli ammalati, pace eterna a chi muore.
Indica ai governanti la via per decisioni sagge
e appropriate alla gravità di quest’ora.
Dona forza ai medici, agli infermieri,
agli operatori sanitari,
a chi si occupa dell’ordine pubblico e della sicurezza,
affinché siano generosi, sensibili e perseveranti.
Illumina i ricercatori scientifici,
rendi acute le loro menti ed efficaci le loro ricerche.
Lo Spirito del Risorto sostenga la nostra speranza.
Per la forza del suo Amore, o Padre,
rendi ciascuno artigiano di giustizia,
di solidarietà e di pace, esperto di umanità.
Donaci il gusto dell’essenziale, del bello e del bene,
e i gesti di tutti profumino di carità fraterna
per essere testimoni del Vangelo della gioia,
fino al giorno in cui ci introdurrai,
con la beata Vergine Maria, san Giuseppe e tutti i santi,
al banchetto eterno del Regno.
Amen.
cliccare sul link sottostante:
https://www.monasterodibose.it/ospitalita/lo-spazio-della-cura/14314-adesso
E’ il titolo dell’ultima enciclica di papa Francesco, che proprio da Francesco d’Assisi prende questa espressione e quest’invito.
Il documento riassume tutto il pensiero di questo Papa, ma nello stesso tempo presenta una rivoluzione straordinaria: il passaggio degli uomini da soci a fratelli.
E’ una prospettiva utopica, ma necessaria soprattutto in questo tempo di covid quando le paure si sommano ai litigi e alle contrapposizioni.
Essa diventa più concreta e coinvolgente attraverso l’esame approfondito e puntuale della parabola del buon Samaritano, da cui il Papa fa scaturire interrogativi inquietanti per ciascuno di noi. In chi ti riconosci? Nel brigante che assale il malcapitato, nell’indifferente che passa oltre e non guarda, nell’indaffarato che ha tanto da fare o nella persona che si ferma e porta aiuto?
Con la prima domenica di Avvento, 29 novembre, entrerà in vigore il nuovo Messale.
Di seguito il pdf scaricabile